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Recensioni.

Il diario di una schiappa

di Jeff Kinney

 

Altre recensioni sono disponibili sul sito della II°As.

 

Il libro è molto interessante e anche divertente.Si chiama “Il diario di una schiappa” ed è un racconto a vignette. È stato scritto nel 2007 negli Stati Uniti, ma in Italia è uscito nel 2008. Questo libro ha un linguaggio facile da capire e informale. È stato scritto da Jeff Kinney. E' stato tradotto da Rossella Bernascone. Jeff Kinney ha venduto, in poco tempo, 60 milioni di copie. Notizie dell’autoreJeff Kinney è uno scrittore e game designer statunitense, autore di libri per ragazzi. Nato il 19 febbraio del 1971 a Fort Washington. È sposato è ha due figli.RiassuntoE' la storia di un ragazzo di undici anni. Il personaggio racconta e trascrive le sue disavventure nel suo “Diario di bordo”.Impressioni e valutazioneQuesto libro è molto divertente, infatti è un racconto umoristico. Mi è piaciuto molto il linguaggio che lo scrittore ha usato: lo stesso che usiamo noi tutti i giorni. Non è una cosa facile scrivere per i ragazzi, ma Jeff Kinney ci è riuscito (a mio parere). Il personaggio nella storia mi è molto simpatico e il suo carattere mi ricorda quello di mio fratello. Ha catturato la mia attenzione perché ci sono delle parti in cui ti immedesimi o ti ricordano altre persone. Le vignette rendono la lettura facile e creano l’idea di quello che sta succedendo nella storia narrata.Cara Ivana,Ti voglio dedicare questa recensione perché so che questo libro ti piace tanto e che tu lo hai già letto. Il libro è molto interessante e anche divertente.Si chiama “Il diario di una schiappa” ed è un racconto a vignette. È stato scritto nel 2007 negli Stati Uniti, ma in Italia è uscito nel 2008. Questo libro ha un linguaggio facile da capire e informale. È stato scritto da Jeff Kinney. E' stato tradotto da Rossella Bernascone. Jeff Kinney ha venduto, in poco tempo, 60 milioni di copie. Notizie dell’autoreJeff Kinney è uno scrittore e game designer statunitense, autore di libri per ragazzi. Nato il 19 febbraio del 1971 a Fort Washington. È sposato è ha due figli.RiassuntoE' la storia di un ragazzo di undici anni. Il personaggio racconta e trascrive le sue disavventure nel suo “Diario di bordo”.Impressioni e valutazioneQuesto libro è molto divertente, infatti è un racconto umoristico. Mi è piaciuto molto il linguaggio che lo scrittore ha usato: lo stesso che usiamo noi tutti i giorni. Non è una cosa facile scrivere per i ragazzi, ma Jeff Kinney ci è riuscito (a mio parere). Il personaggio nella storia mi è molto simpatico e il suo carattere mi ricorda quello di mio fratello. Ha catturato la mia attenzione perché ci sono delle parti in cui ti immedesimi o ti ricordano altre persone. Le vignette rendono la lettura facile e creano l’idea di quello che sta succedendo nella storia narrata.

 

Dritto al Cuore

di Flavia Pannetta

"Dritto al cuore" é un libro che racconta una piccola parte di vita di una delle più grandi tenniste azzurre : Flavia Pennetta.Lei é ed é sempre stata il mio idolo fin da piccina; al “tennis” mi soprannominavano ” Flavia”. Infatti io l’adoro e quando ho trovato la sua autobiografia, ho "dovuto" leggerla.Sono appena all’introduzione, ma già sto capendo come lei vive il tennis, una partita e lo stress che ciò comporta.Tanto per darvi un’idea di com’é fatta, dirò che é alta 1 m e 85 cm, se alza il braccio con la racchetta sfiora i tre metri, pesa 73 chili ed é ” una macchina da guerra” quando scende in campo per giocare.Il libro racconta di quanto Flavia abbia voluto essere una tennista e lasciare il segno in questo sport, ma allo stesso tempo di quanta voglia abbia anche di avere una vita privata e l’amore.Secondo me, vale la pena di leggere questo testo, perché mi ha fatto capire elementi essenziali sia nella vita che nello sport.Personalmente io credo che questo libro sia fantastico, per le descrizioni dettagliate, per quanto lei sia stata aperta e sincera e per le frasi profonde con cui ha iniziato e finito.Per me una cosa fondamentale per la formazione di un tennista é proprio leggere l’ autobiografia di un campione.Lascio a tutti questa frase scritta da Flavia :” La linea di fondo campo é il posto più dimenticato dal tennis. Lì posso dire e fare di tutto : il mondo mi guarda, ma nessuno mi raggiunge.”

 

Marisa

La Fabrica di Cioccolato

di Roald Dahl

Cari compagni e cara professoressa, quello di cui sto per parlarvi è per me un libro e soprattutto un genere nuovo, che devo dire mi è molto piaciuto.

Per molto tempo infatti mi sono lasciato affascinare e trasportare all’interno delle saghe fantasy di cui tanto sono appassionato, come Percy Jackson, Harry Potter o il Signore degli Anelli, ma questa volta ho voluto cambiare genere e mi sono dedicato alla lettura di un romanzo un po più vicino alla vita reale, almeno per certi aspetti.

Il libro che ho letto e di cui vorrei raccontarvi la mia impressione è “La fabbrica di cioccolato” di Roald Dahl. La trama si svolge in una città ed in un contesto fantastico ma le emozioni e molte delle esperienze che il protagonista e gli altri ragazzini suoi amici vivono in questa storia sono purtroppo molto realistici e mi hanno più volte  commosso e divertito.

Charlie Bucket, il protagonista appunto, conduce una vita poverissima e piena di rinunce che solo in occasione del suo compleanno diventa un po più dolce grazie alla tavoletta di cioccolato che tanto adora e che riesce ad ottenere in regalo dalla sua povera famiglia. Proprio in quel cioccolato troverà uno speciale biglietto di entrata alla migliore fabbrica di cioccolato della città dove, insieme ad altri quattro bambini molto diversi da lui e anche tra loro nel modo di fare, vivrà tantissime avventure. Le peripezie che vengono narrate mi hanno divertito e incuriosito, ma sicuramente quello che più mi ha emozionato e commosso è stato il racconto del conflitto con il padre da parte del padrone della fabbrica e la successiva riconciliazione.

Al di la della trama, se ancora non lo avete letto io mi sento di consigliarvelo perchè le cose che ho apprezzato di più sono che è un libro divertente, veloce, facile da leggere ma comunque ricco di descrizioni, a volte tanto dettagliate da farmi venire persino l’acquolina in bocca! Mmm che buono questo libro, cioè.. che bello!! :-)

MICHELE 2as

L'uomo venuto dal nulla

di Mino Milani

 

 

Il libro che ho letto tratta un argomento attuale e un po’ inquietante. Il bullismo.Definizione di bullismo: tutte quelle azioni di sistematica prevaricazione e sopruso messe in atto da parte di un bambino/adolescente definito “bullo” (o da parte di un gruppo), nei confronti di un altro bambino/adolescente più debole.(www.azzurro.it)

E’ la storia di Luca, un ragazzo che frequenta la scuola media e che vive in un’anonima cittadina italiana.
Un giorno, ha la sfortuna di imbattersi in due teppistelli più grandi, che pretendono dei soldi, per poter passare da una scorciatoia che porta a scuola. Da quel momento la sua vita diventa un incubo. Non trova il coraggio di ribellarsi, o di denunciali e tanto meno di chiedere aiuto. Il suo strano comportamento, però insospettisce una compagna di scuola. Tutto si risolve grazie all’intervento di un “uomo speciale”.
Aiuterà il ragazzo a liberarsi di quei bulletti, e gli insegnerà che nella vita bisogna battersi per sconfiggere le ingiustizie.

La storia è piuttosto intricata. Ci sono diversi personaggi che ruotano intorno a Luca il protagonista, ma sicuramente il più interessante e misterioso (da qui il titolo del romanzo) è colui che lo salverà.
Ho riassunto molto il libro, evitando di scrivere troppi particolari, nella speranza di invogliarvi a leggerlo.

E’ scritto da Mino Milani, giornalista e scrittore, nato a Pavia nel 1928. Ha vinto prestigiosi premi, scritto una trentina di romanzi e ha lavorato per il “Corriere dei Piccoli”, un settimanale per ragazzi, pubblicato per la prima volta nel 1911.

Nella prima pagina del libro, ho trovato il timbro della nostra scuola, significa che prima di andare a vivere in biblioteca, questo libro ha girellato nelle nostre classi.
Chissà se altri ragazzi, hanno provato come me, un certo malessere leggendolo. Non vi nascondo che sono stata tentata di interrompere la lettura, per la sofferenza che Luca stava vivendo.
Allora sapete che cosa ho fatto? Sono andata a pagina 139, cioè la penultima, ho letto qualche riga e ho capito che dopo tanta ingiustizia c’era un lieto fine, così non mi sono arresa, ho continuato a leggere, e n’è valsa la pena, ve l’assicuro.

Forse anche noi, abbiamo assistito, abbiamo subito o abbiamo commesso qualche piccolo episodio di bullismo, prendere in giro dei compagni, deriderli perché diversi, o perché meno fortunati di noi, anche questo, in fondo, penso sia bullismo.
Ma il libro credo voglia insegnare, che non bisogna vergognarsi o aver paura di parlare, bisogna trovare il coraggio, per sconfiggere quelle persone che credono di conquistare il mondo con la forza e la stupidità.
Terminato il romanzo, mi sono chiesta cosa avrei fatto io al posto di Luca.
La mia risposta è stata immediata. A differenza del protagonista che non poteva contare sull’appoggio della famiglia, mi sarei confidata con i miei genitori, facendomi aiutare.

 

Beatrice.

recensione della bussola d'oro
La Bussola d'oro

di Philip Pullman

 

 

Cara Beatrice,
Ti dedico questa recensione perché, purtroppo, anche a me, è capitato un libro che nonriesco ad amare. É molto lungo, pesante da leggere e i capitoli, sembrano non finire mai. L’ho scelto perché mi piaceva molto la copertina.Ma non ho fatto bene.
L’autore
Ha pubblicato "La bussola d’oro" nel 1995.
Philip Pullman, è uno scrittore britannico, che ha studiato alla scuola di Oxford ed è famoso per opere come  “La lama sottile” e “Il cannocchiale d’Ambra”.
Vive a Oxford. Ha scritto prevalentemente romanzi e anche adattamenti teatrali.
Nel 2005, Philip ha vinto il Nobel della letteratura per ragazzi.
La trama.
La protagonista di questo libro é Lyra, una ragazzina della nostra etá, molto vivace e sveglia. Vive al College di Oxford.
Questo romanzo è ambientato in un mondo parallelo al nostro; ogni essere umano ha un daimon: un compagno, una parte di se stesso di sesso opposto al proprio, grazie al quale nessuno deve temere la solitudine. Quando la persona che lo possiede muore, il daimon scompare.  Se il daimon viene separato dal padrone o dalla padrona, ne causa la morte. Questo accade perché fra l’essere umano e un daimon, c’è un legame molto intenso.
Il daimon di Lyra, si chiama Pantalaimon.
Ho scritto, che questo libro non fa per me ed è proprio così. A me, sulle prime, è piaciuta molta la trama del libro e la copertina. Prima di comprarlo, ho letto le prime due pagine e, a quanto pareva, mi sarebbe potuto piacere. Una volta a casa, ovvero pochi giorno fa, ho deciso di leggerlo… purtroppo, una volta arrivata al capito cinque, avrei voluto veramente non averlo mai comprato. Ci sono troppi nomi difficili da ricordare secondo me!
Questo libro, non è il mio genere. Oltre a essere difficile da comprendere,  non ho capito quale insegnamento  vuole trasmetterci.
Mentre leggevo, ho dovuto rileggere le pagine precedenti, perché non capivo chi erano i personaggi. Mi ha davvero delusa. E poi, quando non capivo chi erano i personaggi partecipi della storia, mi innervosivo.
Insomma, me lo aspettavo più coinvolgente…
Purtroppo, non  finirò di leggerlo.
 

Germana

Otto e la rivolta del popolo dei Maghi

di Charlotte Haptie

 

Il libro "Otto e la rivolta del popolo dei maghi" parla di un mondo in cui c’è la magia ed è pieno di sirene e draghi.
In questo mondo però gli umani perseguitavano gli esseri magici perché ne avevano paura.
Il protagonista è un bambino di nome Otto che scopre di essere il figlio del re del popolo magico.

Non ho ancora finito di leggere il libro però quello che ho letto finora mi è piaciuto moltissimo; leggendolo mi sono sentito immerso in quel mondo magico e a ogni pagina non vede l’ora di continuare la lettura, anche perché la magia mi piace molto.
L’autrice Charlotte Haptie descrive molto bene i luoghi e i personaggi fantastici del racconto, secondo me per far capire meglio al lettore la situazione e per farlo entrare di più nella storia.

Mi piace molto il carattere con cui la scrittrice indica i capitoli e anche il fatto che ogni pagina in alto ha una decorazione;la cosa che mi ha colpito di più è la copertina, dove il protagonista è insieme a un enorme drago che sputa fuoco e questa immagine ti fa capire subito che si tratta di un libro fantasy; una cosa che non mi piace è che non ci sono i disegni dentro il libro che secondo me servono per capire meglio il luogo in cui si è, anche se come ho detto prima le descrizioni sono fatte molto bene e si riescono a immaginare perfettamente le scene.

Ho letto questo libro quando certe volte litigavo con mio fratello perché mi aiutava a calmarmi dalla rabbia e anche nel tempo libero, perché comunque è un libro molto avvincente.
Questo libro mi ha ricordato il periodo della mia vita in cui ero piccolo e avevo due grandi desideri :volare e poter fare magie.

LUIGI 2as

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